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LE VOCI ALLA BALZA

 

Sopra Camaiore, in località “la Balza”, vi è una casa diroccata che la gente evita, poiché, a quanto si dice, ci si vede. Non contento della risposta del padre, Gigi convince gli amici Gianni e Ax a salire sulla collina per capire se vi sia davvero un mistero o se invece non siano tutte balle. Così, una notte, si addentrano nell’antica fatiscente dimora, solo per fare incontri raccapriccianti.

 

 

Su, alla Balza, mio padre non mi ci faceva andare.

«Ci succedono cose strane» diceva. «Stacci lontano, figliolo. La gente dice che ci si vede».

«Ci si vede? E che si vede?» chiedevo sempre io, ma lui scuoteva la testa, mi arruffava i capelli e, mettendomi mille lire in mano, mi mandava al bar con gli amici.

Di buon grado accettavo il compromesso, ma il giorno dopo ripartivo all’attacco. Volevo sapere.

A ripensarci adesso, ero proprio un coglione. Ma, si sa, più ti dicono di non fare una cosa e più la vorresti fare, soprattutto se a dirtelo sono i tuoi genitori. Così, una sera d’estate, in sella alle nostre bici, Gianni, Ax e io prendemmo la via dei monti, quella che portava alla Balza.

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