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SUNDAY, GLOOMY SUNDAY

 

Il racconto è ispirato a una canzone ungherese “Gloomy Sunday”, considerata maledetta. Una leggenda urbana che circola soprattutto nei paesi dell’Europa Centrale.

 

Rudi, un cantautore che non riesce a sfondare, le prova tutte, si dedica anima e corpo alla musica, eppure il successo continua a sfuggirgli. Lo insegue, persiste, non si arrende, giunge persino a mettere da parte la ragazza, gli amici, la vita, fino a doversi arrendere all’inesorabile. È soltanto l’avvicinarsi di una misteriosa, e oscura, creatura a risollevare le sue sorti. Da allora a Berlino iniziano a verificarsi strani incidenti, suicidi su cui la Divisione deve indagare. Spetterà a Ulrik Von Schreiber, cacciatore e protettore di Berlino, scovare il mistero dietro la canzone maledetta.

 

L’oscurità aspettava fuori dalla porta. Bussava, batteva, a volte cercava di infilarsi nelle fessure del legno scolorito, ma Rudi era sordo ai suoi richiami. Chino sulla scrivania, le mani macchiate d’inchiostro, scriveva e rileggeva, poi cancellava e scarabocchiava tutto. A volte si fermava, lo sguardo assente, il vento gelido che tormentava Berlino l’unico suono nell’appartamento, tendeva l’orecchio e scoppiava a ridere, poi ripartiva da capo.

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