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IL PESO DEL DESTINO

 

Tre ragazzi in gita nelle Apuane meridionali incontrano tre fanciulle particolari, che li convincono a seguirle nella Grotta del Senicione, per fare il bagno e divertirsi, lontano da occhi indiscreti. Gigi accetta con piacere, Gianni è imbarazzato come al solito, e vorrebbe nascondersi dietro ai suoi videogiochi, e Ascanio è reticente, percepisce un’ombra addentrarsi su tutti loro.

 

Il racconto è ispirato alle leggende lucchesi della Scabodda, dei Senz’ossi e delle sirene. “Il peso del destino” è un racconto prequel della saga “Ulfhednar War”, di prossima uscita.

 

Ascanio ripensò ai diari del suo avo, a quanto si era eccitato nel trovarli, appena un mese prima, ai segreti che aveva appreso e a tutti quelli che stava ancora cercando di decifrare, e gli sovvenne di aver già visto quegli anelli di ferro. Erano simili a quelli piantati su un versante del Monte Gabberi, dove, a sentire il bisnonno Aristide, era stato incatenato il diavolo alla fine della Guerra del Fatonero. Leggende, forse erano soltanto quello, ma l’ansia crescente lo spinse a tornare indietro.

In quel momento vide l’acqua incresparsi, proprio dove le catene finivano nel lago. Si affacciò cauto ma non riuscì a penetrare lo specchio oscuro, poté solo indietreggiare alla vista dei sempre più frequenti cerchi che apparivano sull’acqua, come se qualcosa si stesse muovendo al suo interno. Qualcosa di decisamente molto grosso.

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