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LA DONNA DI FUOCO

 

La Busdraga è una donna ricca, giovane e bella, consapevole e fiera della sua bellezza e della sua indipendenza, desiderosa di essere ammirata, corteggiata e voluta dai giovani che la circondano e che sgomitano pur di attirare le sue attenzioni. Ma un giorno, superati i trent’anni, realizza che il suo bel corpo sta cedendo ai segni del tempo, così decide di correre ai ripari. Le prova tutte, da una dieta attenta all’attività fisica, dall’erba luccica a rimedi sovrannaturali, fino a dover ammettere che esiste un solo modo per impedire al tempo di vincere su di lei: stringere un patto con il diavolo. Senza pensare che, un giorno, quel debito dovrà essere estinto.

 

Racconto ispirato alla leggenda della Busdraga, diffusa nell’Alta Versilia e nelle Alpi Apuane.

Sorridendo con malizia, la Busdraga iniziò a vestirsi, scegliendo gli abiti migliori e il profumo più costoso, usato in rare occasioni. Pochi, in effetti, erano stati gli uomini in grado di resisterle, per più di qualche giorno quantomeno. Qualche uomo sposato che si era vantato di essere fin troppo fedele o ragazzetti imberbi, che aveva dovuto guidare passo passo alla scoperta dell’affascinante mondo del sesso. Tutti, alla fine, avevano ceduto alla sua bellezza. Perché lui non avrebbe dovuto fare altrettanto?

Quel pensiero la eccitò, più di quanto avessero fatto fino ad allora i muscoli dei boscaioli o dei contadini a cui si era concessa. Aveva già peccato altre volte, cosa sarebbe stato, in fondo, andare a letto con il diavolo?

 

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