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IL GUARDIANO DEGLI OCEANINI

 

Ottocento anni fa nel mare di fronte all’odierna Viareggio sorgeva un’isola dalla forma allungata, abitata dal popolo degli Oceanini, un popolo mal visto dai vari regni della penisola italiana, rei di aver portato nell’oblio tutti coloro che, per errore o curiosità, erano approdati ai loro lidi. Tra tutti gli abitanti dell’isola, le sirene erano quelle che incutevano più paura agli uomini, riuscendo a controllare la mente altrui con voci incantevoli e portando i malcapitati alla pazzia.

 

Narrata in prima persona dal guardiano del faro di Viareggio, "Il Guardiano degli Oceanini" delinea la fine di una guerra silenziosa tra razze diverse. Una guerra che prosegue, nell’ombra e nel disinteresse di coloro che non ne sono coinvolti, ma che non ha ancora finito di mietere vittime.

Di quell’isola perigliosa rimasero solo alcuni scogli di fronte a Livorno, dove gli uomini eressero torri per celebrare la loro vittoria e sorvegliare le acque, temendo un ritorno degli Oceanini. Altre costruzioni vennero edificate lungo l’intera costa toscana e di una di queste sono il guardiano, come mio padre e suo padre prima di lui.

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