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LA LUPA DI SANGUE

 

Laide è una fanciulla che vive a Compignano, nelle colline lucchesi, poco distante dal castello di Nozzano. Aiuta la madre in sartoria ma sogna un’altra vita, qualcosa che quel piccolo borgo di poche anime timorate da Dio non può offrirle. L’incontro con Renzo sembra spalancarle tutto un nuovo mondo, affascinante quanto misterioso, spingendola a mollare tutto e a fuggire con lui, solo per scoprire che non è propriamente il principe azzurro che si era aspettata.

 

 

Laide non rimase a guardare come sarebbe finita. Si infilò nella boscaglia e corse via, mentre alle sue spalle il boscaiolo gridava, gemeva e poi sprofondava nel silenzio di una pozza di sangue. Corse senza pensare a una meta, inciampando più volte, scivolando nel fango, graffiandosi con i rami e crollando infine esausta ai piedi di un faggio. Sotto di lei una grossa pietra nera su cui erano impresse, nitide, due impronte caprine. Singhiozzando, Laide capì che il diavolo aveva vinto.

Si voltò, poggiando la schiena al tronco, e fissò il grande lupo grigio avvicinarsi, i denti grondanti sangue caldo. Non aveva nemmeno più la forza per piangere. Chiuse gli occhi e attese l’artigliata mortale.

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