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IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO

 

Matteino è un ragazzotto che vive presso Terrinca, un paesino delle Alpi Apuane, che un bel giorno trova un violino abbandonato, iniziando a suonando e realizzando così il suo sogno di essere un musicista. Più che una passione però la sua è una dipendenza, infatti non riesce a smettere, continua a suonare imperterrito giorno e notte, suscitando anche le ire dei paesani. Solo alla fine, trovandosi di fronte agli streghi, capirà di essere stato usato dal diavolo per i suoi scopi egoistici, sentimento in fondo non molto diverso da quello che l’aveva dominato.

 

 

Matteino voleva fare il violinista. C’era poco che sua madre potesse dire o fare, lui proprio non sembrava ascoltarla, e più gli dava addosso più lui prendeva il violino e cominciava a strimpellare, catturando l’attenzione degli abitanti di Terrinca. Succedeva sempre così, qualunque cosa stessero facendo, tutti in quel momento si fermavano e alzavano la testa, prestando orecchio alle note che il violino di Matteino diffondeva nell’aria.

Erano tempi bui quelli, soprattutto nei paesini dell’Alta Versilia. Se il clima era stato inclemente, i raccolti potevano essere seccati o spazzati via, per cui i contadini dovevano sempre stare all’erta e non perdere tempo in sciocchi diletti. Motivo per cui, a breve, in paese Matteino non fu più voluto.

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